Flora – Un mare di occasioni

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Forse in Italia non c’è paesaggio e panorama più superbi. Immaginate decine e decine di chilometri di scogliera frastagliata di grotte, faraglioni, strapiombi e morbide spiagge davanti al più spettacoloso dei mari, ora spalancato e aperto, ora chiuso in rade piccole come darsene. La separa da una catena dolomitica, tutta rocce color carnicino, punteggiata di villaggi semiabbandonati, di castelli diruti e antiche torri saracene, un declivio boscoso rotto da fiumiciattoli e torrenti e sepolto sotto le fronde dei lecci e dei castagni.
Indro Montanelli

Maratea (Marathia in dialetto marateota) è un comune italiano di 5.137 abitanti della provincia di Potenza, unico della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno.

Per i suoi pittoreschi paesaggi costieri e montani, e per le peculiarità artistiche e storiche, Maratea è una delle principali mete turistiche della regione, tanto da essere conosciuta anche come “la Perla del Tirreno”.

Si estende per circa 32 km sul Mar Tirreno. La sua costa, incastonata in una singolare posizione geografica ed ambientale, è variegata di insenature e grotte, scogli e secche.

Numerose e caratteristiche le spiagge costiere, di fronte ad una delle quali emerge l’isola di Santo Janni.

Degni di attenzione sono i fondali e le 131 grotte marine e terrestri, delle quali alcune hanno restituito fossili e reperti preistorici. Su tutte spicca la Grotta di Marina con stalattiti e stalagmiti.

In più, le montagne dell’entroterra, arrivando con i loro costoni direttamente sul mare, creano un forte contrasto visivo di mare e monti, che dà vita a pittoreschi panorami e scorci visivi.

Inoltre sulla vetta più alta del monte San Biagio, sovrastante il centro storico di Maratea, si trova la statua del redentore. È stata completata nel 1965, dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, su idea di Stefano Rivetti.
Con i suoi 22 metri di altezza circa, è la statua più alta d’Italia e la sessantaseiesima più alta del mondo, nonché il più famoso monumento di Maratea.
Raffigura il Cristo Redentore, dopo la Resurrezione, in una iconografia molto distante da quella tradizionale. In più, un particolare effetto ottico fa sì che osservandola da lontano pare guardare il mare, mentre invece ha lo sguardo rivolto verso i monti della Lucania.

 

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Saluti da Maratea

Saluti da Maratea: Veduta del porto

Saluti da Maratea: Il Cristo Redentore

Saluti da Maratea: Veduta dal monte San Biagio verso la Calabria[/span4][/columns]